Outlaws (LucasArts)

Pubblicato: giugno 26, 2011 in MS-DOS, Recensioni
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INTRODUZIONE
Immaginatevi una città fantasma, il classico cespuglio che rotola sospinto dal vento e polvere ovunque… Questo era (ed è) pressappoco il panorama videoludico per quanto riguarda i giochi ad ambientazione western, cosa abbastanza strana visto le centinaia di film fatti e il molto materiale disponibile da cui attingere.
Se ultimamente qualche buon titolo lo si è visto (la serie Red Dead di Rockstar, l’ottimo Desperados e pochi altri) lo stesso non lo si poteva dire negli anni 90, dove i titoli ambientati nel selvaggio west si contavano sulla mano di un monco.
Ma in questo desolante panorama ci venne incontro la LucasArts (quando ancora riuscivano a tirar fuori qualche idea originale che non prendesse in considerazione principesse frustrate e corridori di sgusci dalle manie di grandezza) che mise sul piatto un bel paio di dischi argentati di tutto rispetto.

GAMEPLAY
Come i più arguti avranno intuito Outlaws è un gioco ad ambientazione western, in particolar modo un FPS (First Person Shooter, sparatutto o FrullaPastaSimac che dir si voglia) e l’engine (motore grafico) utilizzato è una versione migliorata del Jedi Engine (fantasia portami via) già utilizzato nell’ottimo Dark Forces.
Vestirete i panni dello sceriffo (in pensione) James Anderson a cui molto simpaticamente è stato nell’ordine: uccisa la moglie, rapita la figlia, bruciata la casa… cosa volete di più dalla vita?
Capirete anche voi che magari il Marshal in questione le abbia un attimo girate e quindi, che fare di meglio se non andare a recuperare vostra figlia e riscaldare la vostra colt (colt, non colf!)?
In aiuto ci viene tutto l’armamentario classico visto nei film, si parte dalle classiche pistole, passando per i vari shotgun per arrivare alla devastante Gatling con il suo impressionante potenziale di fuoco. Volendo potete ripiegare anche sul classico coltello oppure un bel candelotto di dinamite!
Per quanto riguarda gli ambienti alla Lucas hanno fatto un ottimo lavoro. Come già visto in precedenza per Dark Forces le mappe sono abbastanza complesse e posizionate su più piani, con una discreta varietà di panorami (città fantasma, treni, miniere e chi più ne ha più ne metta).
I nemici non brillano per intelligenza (artificiale) ma la possibilità di impostare tre livelli di difficoltà rende il tutto più vario (Good, Bad e Ugly, vi ricorda niente?). Se nelle prime due modalità potrete reggere un discreto numero di colpi prima di finire come pasto per gli avvoltoi, in quella più difficile basteranno uno o due colpi per mettervi al tappeto e quindi entra in gioco una certa componente logico/stealth.
Per procedere all’interno del gioco dovrete trovare le classiche chiavi che vi permetteranno di continuare nell’avventura. Molti degli avversari si somigliano ma i vari boss di fine livello sono ottimamente caratterizzati e abbastanza variegati.
Da segnalare la possibilità di usare una modalità di fuoco alternativa (più rapida) e di poter portare con se una lampada per illuminare luoghi bui (no mi spiace, non potete montarla sullo shotgun)

REALIZZAZIONE TECNICA
Sin da subito appena fatto partire il gioco si capisce che alla Lucas hanno voluto fare le cose in grande: la trama viene introdotta da una (molto lunga) sequenza animata, disegnata ottimamente (avete presente Full Throttle?) e con uno storyboard da vero film western.
La grafica all’interno del gioco è di tutto rispetto e la possibilità di sfruttare le 3DFX (tramite apposita patch) rende l’esperienza ancora più fluida e gradevole (comunque si può giocare tranquillamente anche senza accelerazione hardware).
La cosa che più colpisce è la stupenda colonna sonora, composta da 15 tracce CD di una pregevolezza unica. Per registrarle è stata scomodata una vera orchestra e il risultato è sublime, con pezzi che ricordano molto le musiche del maestro Morricone ma anche con una discreta varietà. Una volta finito di giocare probabilmente infilerete il CD nel vostro impianto stereo per poter assaporare ancora un po’ di quella polverosa atmosfera di leoniana memoria.
Anche gli effetti sonori sono ben campionati, aggiungendo quella nota di realismo che risulta essere la ciliegina sulla torta e sentir urlare i nemici mentre li crifellate di colpi non ha prezzo!

LONGEVITA’
Se già il gioco in single player è molto lungo la componente multiplayer ne eleva la longevità al quadrato. Purtroppo non ci sono più molti server online a supportarlo, ma nessuno vi vieta di hostarne uno voi e fare qualche partita con gli amici. Se poi proprio ne volete ancora la Lucas ha reso disponibili delle patch gratuite con nuovi livelli e infine le “missioni storiche” vi permetteranno di vestire i panni dello sceriffo in avventure sempre diverse.

COMMENTO FINALE
Non sarà quake, non sarà unreal ma il fascino di un FPS ambientato nel selvaggio west è sempre notevole. Se a questo ci aggiungete una realizzazione tecnica di tutto rispetto, tante ore di sano divertimento e una trama originale (nei limiti del possibile) non vedo perché dovreste lasciarvi scappare questa chicca!

GRAFICA : 7.5
SONORO : 9
LONGEVITA’ : 8
CARISMA : 8.5
GLOBALE : 8


commenti
  1. […] o International Karate +, e si recuperano perle dimenticate o sconosciute ai più come nei casi di Outlaws e Gradius V. E ancora, abbiamo carne da otaku con Flower Sun and Rain, Ace Attorney e IDOLM@STER, […]

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